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Psicoterapia
Mediante una relazione di fiducia, lo psicoterapeuta attraverso l’ascolto non giudicante, l’accoglienza e la rielaborazione condivisa dei racconti del paziente accompagna e sostiene un percorso di conoscenza di sé. Non si parla di “malattia” e di “guarigione” ma di una condizione pervasiva di disagio o dolore psichico dovuta ad una fase di “stallo”. Il terapeuta accoglie il paziente e il suo dolore e senza giudizio favorisce la creazione di una buona relazione di fiduci. Attraverso tecniche quali: associazioni libere, immaginazione attiva, interpretazione dei sogni e la sandplaytherapy favorisce nel paziente la conoscenza di sé, un atteggiamento di rinnovata fiducia in sé e uno stato di benessere psicofisico. Il terapeuta accompagna il paziente a ritrovarsi, a centrarsi e riconoscere una coerenza interna. Infine il paziente da una fase di bisogno di una “guida” di cui fidarsi imparerà ad ascoltare e trovare in sé le risposte coerenti con la sua personalità.
A chi è rivolto il percorso di psicoterapia?

Bambini e adolescenti minorenni
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Si prevedono 1 o 2 colloqui conoscitivi e di raccolta anamnestica con i genitori o caregiver, seguono 2/3 colloqui di approfondimento con il minore mediante l’utilizzo di tecniche proiettive o test; infine 1/2 colloqui di restituzione ai genitori o caregiver ai fini diagnostici e per proporre un eventuale intervento.
La consultazione non prevede già l’avvio di un percorso di psicoterpia ma è uno strumento conoscitivo clinico per approfondire il funzionamento psicologico del minore nella sua famiglia e individuare il percorso adeguato ai bisogni del minore o dei genitori.

Adulti
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Si prevedono 2/3 colloqui conoscitivi clinici con lo scopo di una conoscenza reciproca. In questa fase l’obiettivo è una raccolta di informazioni generali della persona che ha richiesto aiuto per comprendere e definire l’intervento più adeguato.
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